mercoledì 30 marzo 2011

“L'Arte e la tavola”

L'arte come strumento pedagogico per interpretare la realtà, ha la capacità di svegliare le coscienze in silenzio.

Vincent van Gogh - Mangiatori di patate
Visitando il museo Van Gogh ad Amsterdam ed osservando i "Mangiatori di patate" la cosa che mi colpì intensamente è stata la bruttezza dei personaggi: il pittore ha voluto scuotere le coscienze degli osservatori, descrivendo la triste miseria in cui questa classe produttiva era costretta a vivere mangiando tutti i giorni prevalentemente patate, obbligati da condizioni economiche estremamente precarie.
Nella società divisa in classi, l'appartenenza a l'ultimo strato economico e sociale produce due effetti molto importanti: la rassegnazione in cittadini di natura religiosa (Questa è la volontà di Dio) oppure la rabbia se quest'ultimi sono laici.

La rabbia è un sentimento che mangia il fegato, logorando la bellezza dell'anima. Van Gogh volutamente dipinge tutti commensali estremamente brutti, non perché i poveri fisicamente siano così, ma è la loro condizione a determinarne la loro bellezza
(Il corpo è l'espressione dell'anima). Questa è una metafora che egli usa nel dipingere i personaggi dei "I mangiatori di patate".

Oggi sono diversi i motivi per cui siamo costretti a mangiare male e sempre alla stessa maniera, e non sto ad elencare tutti i motivi.

Il mio intento è quello di contribuire alla bellezza delle "anime" di chi legge questi articoli e chi assaggia i miei piatti, penso di poter fare qualcosa grazie all’esperienza ventennale in cucina.
L'Arte a tavola come ho detto in un altro articolo "è un godimento pur avendo le mutande", quando mangiamo bene diventiamo più buoni, più disponibili e più tolleranti, cosa di cui abbiamo enormemente bisogno in questo momento storico.
Quindi da oggi, oltre a parlarvi di vini e abbinamenti, proverò a darvi alcune delle mie ricette sperando che l'effetto voluto si realizzi.

Ricetta: “Costolette di agnello ai tre agri”
Ingredienti:
- Costolette di agnello
- due arance
- due limoni
- un bicchiere piccolo di aceto,
- sale e pepe qb
Esecuzione: 
salare e pepare l'agnello, spremete le arance e i limoni, grattugiate le bucce e mescolate il tutto con l'aceto. In una pirofila mettete un po di marinatura, impostate le costolette e coprite con il rimanente della marinatura. Fate riposare il tutto per un paio di ore.
Togliete dalla marinatura l'agnello. Mettete le costolette a rosolare con un po' d'olio, sfumate con vino bianco e quando sono cotte appoggiatele sul piatto di portata. Adesso mettete la marinatura rimasta in padella con una noce di burro e un pizzico di farina, fate legare gli ingredienti e coprite le costolette. Servite con un contorno di piselli.











Vino consigliato "Bugia"
dell'Azienda Agricola Testamatta di Fiesole. 


Provare per credere!
Buon appetito!
Damiano Miniera

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Orario: lunedì - sabato dalle 12,00 alle 14,30 e dalle 19,30 alle 01,00
Giorno di riposo settimanale: domenica

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